Massimiliano Padovan Di Benedetto

Inabile

Temporaneamente sono “Inabile” e non “Diversamente abile” come il politically correct impone. Rifletto in questi tempi di inabilità fisica su come l’ipocrisia segni questi nostri giorni, mi fa ridere – ed in questo momento con le mie ossa rotte è veramente una sofferenza farlo – ma mi piace lo stesso ripensare a quando ho sentito dire che i grassi sono in fondo “Diversamente magri”, mi fa ridere ma mi lascia una profonda amarezza pensare che in fondo l’umanità non sia in grado di accettare la diversità e si illuda di poter ricondurre tutto ad una rassicurante uniformità.Un modo di fare che in realta stronca la speranza di un cambiamento e uniforma i valori su standard immutabili. Se non possono mutare le cose mutiamo la definizione di esse e tutto torna a posto e a che serve migliorare? A nulla, fatica sprecata. Ok qualcuno già sussurra un handicappato non potrà mai cambiare mentre un grasso si,  e questo fa sorridere nella seconda e mette tristezza nella prima. E allora?

Brunetta allora andrebbe chiamato “Diversamente alto” visto che ricade nella prima ipotesi? No, va bene così. Ognuno di noi ha i propri cazzi e i propri impedimenti e troppo spesso tendiamo ad usarli come paravento per auto giustificarci nelle altre cose – in cui saremmo abili – e che non riusciamo a fare. A forza di parlare di quello che ci impedisce  non sappiamo più – casomai l’avessimo mai saputo – cosa questo impedisca.

Per esempio è un dato di fatto che la clavicola rotta mi impedisca di scrivere agevolmente ma in realtà il problema è del mio cervello che mi fa scrivere solo cazzate, percui è inutile che mi lagno!