L’inizio dell’anno è sempre un buon momento per fare pulizia e la spazzatura che prendo in esame oggi sono i “quoters” meglio conosciuti in italiano con il termine di citatori, ovvero quelle persone che non avendo nulla da dire fanno risaltare la loro esistenza prendendo a prestito le frasi coniate da altri.
Sono divoratori famelici di siti di aforismi e di Baci Perugina che hanno male interpretato il periodo della loro formazione quando l’insegnante di italiano, in occasione del compito in classe, gli sottoponeva una citazione illustre con l’intento di stimolare in loro la genesi di un pensiero originale. La guardavano e subitaneamente la facevano loro occupando le prime righe del tema e riducendo così, seppur di poco, l’incombenza dell’ingrato compito assegnatogli.
Ebbene, miei cari Quoters volevo tranquillizzarvi su un fatto: non siete obbligati a farlo! Non ci sarà nessuna votazione reale in calce al vostro compitino pubblicato su Facebook o Twitter e se accumulerete un piccolo bottino di “like” o “retweet” sarà solo proveniente da persone che hanno ancora meno da dire al mondo di quanto ne abbiate voi o che vogliono solo farsi notare da voi. Insomma la vostra è una vittoria di Pirro (se mi permettete una citazione!) .
Non a caso ho fatto “quoting” così da poter chiarire il mio pensiero che non vuole demonizzare le citazioni perché ritengo vadano benissimo come chiosa o apertura di un pensiero articolato per dare maggior valore allo stesso aumentandone qualitativamente la base di condivisione, ma al centro della comunicazione deve rimanere il vostro pensiero originale.
Capisco che “originale” sia una parola che nell’epoca del copia e incolla incontri parecchie difficoltà nel sopravvivere ma vi esorto ad usarla. Considerate che se vi sforzate un pochino a scrivere un pensiero vostro, per quanto banale sia, sarà sempre più interessante del pensiero di un altro perché se voglio conoscere Eraclito, Erasmo da Rotterdam o Lapo Elkann (?) me lo vado a cercare da solo, non mi serve il vostro aiuto!
Oltretutto nel mondo social, per fortuna o purtroppo, non esiste nessuna censura al vostro pensiero, approfittatene!