Già qualcosa è cambiato e molto altro sta cambiando, con tutto quello che i cambiamenti si portano appresso: dolore, speranza e necesità di forza. In questa giornata dove la pioggia portata da nuvole basse e pregne si mischia alle lacrime e dove l’atonia del grigio non ti lascia capire se il sole stia sorgendo o tramontando, la sensazione del cambiamento è profonda.
In primis (e finalmente) questo blog non è più inutile, o almeno spero sia così. In un istante è passato da inutile meccanismo di autoaffermazione a strumento di ricerca di un modo nuovo di comunicare me, agli altri ma soprattutto a me stesso.
Un modo per fare chiarezza dal rumore di fondo che non mi consente, a volte, di sentire la musica che ho intuito essere nelle persone e che troppo spesso ho cancellato perchè la ritenevo inquinata nella forma, perdendo così il sapore della sostanza.
E’un momento importante per me che può sembrar bizzarro condividere sul web, può esser considerato apologia dell’egocentrismo se visto da un punto intimistico. Ma così non è.
Qualcuno di voi che leggerà queste righe opinerà sulla mancanza di "interesse generale" che non si può evincere da una comunicazione smaccatamente personale. Ma dopo aver passato una vita a crogiolarmi in elucubrazioni generaliste e astratte sempre pronto a categorizzare forse ho perso di vista il particolare.
E da qui ricomincio, con molta confusione ma con la certezza che una porta socchiusa contenga qualcosa di bello e che sia necessario trovare la forza per aprirla nella speranza che le proprie intuizioni siano vere.